Sconti per gruppi e per scolaresche
Acqua calda in camera
APERTURA:
ESTATE: dai primi di giugno ai primi di ottobre
INVERNO: da Natale a fine marzo, no pernottamento
Il rifugio Gardeccia nasce nel 1902 per dare un piccolo servizio di alloggio e ristoro ai turisti di passaggio che erano in maggioranza stranieri, perlopiù Inglesi e Tedeschi.
Giuseppe Desilvestro, detto “Bepo di Medil” passava le sue estati a Gardeccia con la famiglia per custodire il bestiame e falciare il fieno e a quei tempi iniziavano a passare i primi escursionisti-alpinisti-esploratori che visitavano la valle.
“Bepo de Medil” supportato anche dal padre, anche lui Giuseppe, decidono di costruire un piccolo rifugio. Via via negli anni si è lentamente ingrandito e migliorato per dare sempre un servizio migliore.
La gestione rimane a Bepo e alla moglie Giulia fino a metà degli anni ’50. Passa poi al figlio minore che tutti conoscevano come “Doro”, aiutato dalla moglie Maria. Con l’andare degli anni la famiglia cresce e gradualmente la gestione passa in mano ai figli.
Ora è gestito dai fratelli Marco e Mario.
Il rifugio funge da meta, punto di transito e base per escursioni ed arrampicate nella zona del Catinaccio.
Da Vigo di Fassa, si prende la funivia Catinaccio fino al Ciampedie per poi proseguire sul sentiero del bosco contrassegnato dal seganvia n. 540 e circa 50 minuti di comodo sentiero di arriva a Gardeccia, Dislivello - 50 metri
Da Pera di Fassa, con seggiovia (tre tronchi) sino al Rifugio Campediè per poi proseguire a piedi per circa 50 minuti sul comodo sentiero n.540.
In alternativa, alla fine del secondo tronco di seggiovia (loc. Pian Pecei) si imbocca il sentiero delle leggende (senza numero) e in 45 minuti con 150 metri di dislivello si raggiunge la conca di Gardeccia e l'omonimo rifugio
Ideale per chi non ha fretta e vuole godersi il panorama tranquillamente seduto in seggiovia
Da Munciòn, a piedi in circa 1,15 ore lungo la carrozzabile (ZTL)
Dal rifugio Roda di Vael con sentiero n.545 per poi proseguire su n. 540 (ore 2,15)